Marco Morelli

 

Laureato in Scienze Geologiche con una Tesi in geologia regionale dal titolo "Le Unità Oceaniche Metamorfiche dell'Isola d'Elba. Loro correlazioni con altre unità tipo Schistes Lustrés dell'area peri-tirrenica" (110 su 110, Relatore Prof. Enrico Pandeli), ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze della Terra incentrando il suo lavoro sull’evoluzione geodinamica del Tirreno settentrionale e delle isole dell'Arcipelago Toscano. All'Isola d'Elba ed all'Isola di Gorgona in particolare, sono stati condotti studi di dettaglio delle unità tettoniche metamorfiche finalizzati alla ricostruzione dei rapporti tra catena alpina e catena appenninica. Borsista e poi assegnista di ricerca, ha proseguito il suo lavoro presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze sia come geologo rilevatore nell’ambito del progetto di Cartografia Geologica (CARG) della Regione Toscana, sia sviluppando ricerche di natura tettonica e petrografica nelle aree geotermiche di Larderello e del Monte Amiata (Progetto CROsta Profonda 18). Dal 1996, prima come collaboratore e poi come dipendente, ha lavorato presso l’Istituto Geofisico Toscano (Fondazione Pro Verbo) dove assieme a due colleghi ha ideato il Centro di Documentazione di Protezione Civile ed Ambientale (oggi biblioteca della Prato Ricerche) ed il Museo di Scienze Planetarie della Provincia di Prato,  contribuendo poi alla costituzione della Fondazione Prato Ricerche. Nominato cultore della Materia in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Firenze, attualmente si occupa di Rilevamento Geologico e Geomorfologico e di Geologia Planetaria (geologia degli impatti). Nel corso degli anni, come Geologo, ha partecipato a numerose missioni scientifiche e spedizioni in Europa, Africa, Medio Oriente e Nord America. Tra i maggiori interessi personali che si sono intrecciati o si intrecciano con l'attività lavorativa vi sono l’architettura, la storia dell’arte e l’archeologia preistorica.

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